"Il mito di Psiche: 
una metafora della crescita psicologica"
da "Le Dee dentro la Donna", J. S. Bolen - ed. Astrolabio


"Il mito di Eros [dio dell'Amore e figlio di Afrodite] e Psiche [per i Greci è l'anima umana, spesso rappresentata come una minuscola figurina con le ali di farfalla], è stato utilizzato come una metafora della psicologia femminile da molti analisti junghiani. [...]

Poiché [Psiche] si rende conto che se vuole riconciliarsi con lui [Eros] deve sottomettersi a una Afrodite irata e rivale, si presenta alla dea, che per metterla alla prova le assegna quattro compiti. I quattro compiti hanno un importante significato simbolico. Ognuno di essi rappresenta una capacità che la donna deve sviluppare. Ogni volta che Psiche arriva a dominarne uno, acquisisce una competenza che prima non aveva: una competenza che nella psicologia junghiana viene equiparata all'Animus o aspetto maschile della personalità della donna. [...] invece attributi naturali delle donne Artemide e Atena. Come figura mitologica, Psiche è un'amante (come Afrodite), una moglie (come Era), e una donna incinta (come Demetra). Inoltre nel corso del suo mito, si reca nel mondo degli Inferi e ne fa ritorno (e quindi assomiglia anche a Persefone). Le donne che danno priorità assoluta al rapporto e che reagiscono agli altri con modalità istintiva ed emotiva, devono sviluppare la maestria simbolizzata da ciascuno dei compiti. Solo allora potranno far valere le loro scelte e agire in maniera decisiva secondo il proprio interesse.

Primo compito: dividere i semi [...] un mucchio enorme di semi tutti mescolati insieme: grano, avena, miglio, papavero, lenticchie e fagioli. [...] Il compito sembra impossibile fino a che un'armata di umili formiche viene in suo aiuto. [...] Quando una donna impara a convivere con una situazione confusa e a non agire fino a qu ando non emerge in lei la chiarezza, avrà imparato a fidarsi delle proprie "formiche", che stanno a significare un processo istintivo, che opera aldilà del controllo cosciente. Ma la chiarezza può venirle anche dai suoi sforzi coscienti. [...]

Secondo compito. Prendere un fiocco di lana del Vello d'Oro [...] dei terribili arieti del sole, bestie immense, aggressive, e con le corna, che si trovano in un campo e lottano fra loro. [...] Ancora una volta il compito sembra impossibile, fino a che non le viene in aiuto una canna del fiume, che le consiglia di aspettare il calar del sole, quando gli arieti si disperdono e si addormentano. [...]. Prendere il vello d'oro senza venire distrutta è una metafora che significa il compito di conquistare il potere e rimanere una persona tenera e comprensiva. [...]

Terzo compito: riempire l'ampolla di cristallo [...] di un torrente inaccessibile. Quest'acqua precipita da una sorgente posta alla sommità della roccia più alta, fino alle profondità più infondate degli Inferi, prima di riapparire sulla terra, sgorgando di nuovo dalla fonte. In senso metaforico il corso d'acqua rappresenta il flusso circolare della vita, in cui Psiche  deve immergersi per riempire l'ampolla. [...] Questa volta è un'aquila a venirle in aiuto. L'aquila simbolizza la capacità di vedere il paesaggio da una prospettiva distante e di piombare giù per afferrare ciò che le è necessario. Questa non è la prospettiva consueta di una donna come Psiche così coinvolta a livello personale, da non riuscire a distinguere un albero da una foresta. E' particolarmente importante che la donna Afrodite tenga una certa distanza emotiva nei rapporti, in modo da avere una visione complessiva e scegliere i particolari importanti che le consentiranno di scegliere ciò che è significativo. Allora potrà assimilare l'esperienza e dare alla sua vita la forma che può assumere.

Quarto compito: imparare a dire di no. [...] Afrodite ordina a Psiche di scendere nel mondo degli Inferi, con un piccolo scrigno che Persefone dovrà riempire dell'unguento dell'eterna giovinezza. Psiche equipara questo compito alla morte. Adesso è una torre a consigliarla [si tratta della torre dalla quale Psiche si vuole gettare, disperando di riuscire a portare a termine il compito]. Questo compito è qualcosa di più della tradizionale prova di coraggio e determinazione a cui deve sottoporsi l'eroe, perché Afrodite l'ha reso particolarmente difficile. A Psiche viene detto che incontrerà gente supplichevole che le chiederà aiuto, e che per tre volte lei dovrà 'chiudere il cuore della compassione', ignorare i lamenti e andare oltre. Se non lo farà, rimarrà per sempre nel mondo degli Inferi. Stabilire una meta e mantenerla, di fronte alle richieste di aiuto, è particolarmente difficile per tutte le donne, tranne che per le dee vergini. Le materne Demetra e le servizievoli Persefone sono le più sensibili ai bisogni degli altri, mentre Era e Afrodite rappresentano una via di mezzo. L'impresa che Psiche compie quando dice di no per tre volte rappresenta l'esercizio della scelta. Molte donne permettano che vengano loro fatte delle imposizioni o si lasciano distogliere da quanto stanno facendo per sé. [...] Quale che sia la persona che ha bisogno della loro compagnia o del loro conforto, quale che sia l'attrattiva di un rapporto carico di eros, fino a che questa donna non riesce a dire di no alla disponibilità che la caratterizza non potrà determinare il corso della propria vita.

Attraverso questi quattro compiti Psiche si evolve. Via via che coraggio e determinazione vengono messi alla prova, sviluppa capacità e forza. E tuttavia, nonostante ciò che conquista, la sua natura di fondo e le sue priorità rimangono immutate: ciò che conta per lei è il rapporto d'amore, per il quale rischia tutto e vince."