COSA E' LA BIODANZA® dalle parole* di HELENE-JEANNE LEVY BENSEFT, Facilitatrice, Didatta e Direttrice della Ecole de Biodanza Rolando Toro Méditerranée (http://www.biodanza-med.com/index.php)  *(tradotte come ho sentito e potuto)

"Perché amo la Biodanza® e faccio del suo insegnamento e della sua trasmissione la mia missione nella vita: 

Considero la Biodanza® come una proposta d'avanguardia nel campo dello sviluppo umano. E al contempo talmente in risonanza con ciò che è in noi di eterno, di primordiale! La Biodanza® ci invita a una relazione tangibile, concreta, con il nostro ambiente sociale e naturale. Una relazione che si fonda, aldilà di qualsiasi ideologia, sulla riabilitazione attraverso il movimento danzato del rapporto istintivo e affettivo con tutto ciò che vive.

La Biodanza® propone l'esperienza, la conoscenza immediata del fatto vissuto, qui e ora, e che chiama "vivencia"So perché sento; sento perché mi muovo; mi muovo perché vivo. 
In questo approccio, la danza diviene movimento espressivo pieno di senso. Movimento vitale che va nella direzione del senso della vita, della sua conservazione, della sua protezione, della sua valorizzazione, della sua celebrazione.

I gesti che fanno parte dell'"essere al mondo quotidianamente" diventano l'alfabeto di questa danza.

Dare, ricevere, chiedere, rifiutare, offrire: lo si danza.
Proteggere, cullare, arrendersi, lasciarsi andare: lo si danza.
Contemplare, vedere ed essere visti, mostrarsi, appassionarsi, prendere una posizione, fondersi, confrontarsi: lo si danza.
Entrare in sé, fermarsi, prendersi il tempo, accogliersi, amarsi: lo si danza. 
Sedurre, giocare, lottare, definire il proprio territorio, creare insieme, innovare, adorare, venerare.....tutto si danza.

L'ipotesi è che ciò che si danza emoziona e possiede un'azione trasformatrice ben più accessibile e facile che qualsiasi elaborazione mentale. A partire dall'esperienza profondamente sentita del movimento -sostenuto da musiche accuratamente selezionate in funzione di una semantica musicale appropriata, integrata all'emozione e al contenuto simbolico- si configura una coscienza di sé, dell'altro e del mondo di una rara intensità.

Sulla base di ricerche condotte in campi quali l'antropologia, le neuroscienze, la biologia, la sociologia, la psicologia, la musicologia, e sulla base di filosofie che promuovono il rispetto della vita, dei diritti umani e del piacere di vivere, la Biodanza® possiede una metodologia strutturata per fare in modo che questi concetti divengano esperienze reali, incorporazioni al tempo stesso accessibili e intense, e che si integrino nel quotidiano. Affinché percepire, sentire e pensare formino una sola unità: agire. Questa unità rappresenta, in Biodanza®, il concetto di integrazione, in contrapposizione a quello di dissociazione.

La dissociazione si intende qui non nel senso di una differenziazione evolutiva, ma come una sorta di frammentazione o di incoerenza, con tutte le conseguenze nefaste che può avere sull'espressione dell'identità. Prigioniero nelle sue dissociazioni, l'essere umano sente una cosa, ne desidera un'altra, ne pensa un'altra ancora e agisce in una totale incoerenza con i suoi bisogni profondi. Diviene alienato (amputato del vincolo autentico, maturo e adulto con se stesso e con gli altri).

Il processo di integrazione si intende come un ritorno all'unità equivalente a una "salute esistenziale". E' precisamente in questo senso che la Biodanza® agisce e, a un certo titolo, presenta un'azione preventiva ed educativa al tempo stesso. Poiché attraverso un'azione globale a partire dalla danza e da situazioni in cui ci si mette in relazione con l'altro all'interno di un gruppo, propone un processo di riabilitazione esistenziale, permettendo alla persona di aprirsi a un maggior benessere nella propria vita quotidiana. L'esperienza globale di una sorta di "benessere" cellulare, organico (l'umore di fondo) contribuisce a cambiare lo sguardo che la persona ha su se stessa, sugli altri, sulla vita. E con questo cambiamento di sguardo, può avvenire un ri-orientamento esistenziale, ed emergere un sentire profondo dal semplice fatto di essere vivi.

Perciò il punto di partenza della Biodanza® non è la diagnosi dello stato di dissociazione o l'identificazione delle ferite, delle sofferenze e degli altri traumi che abbiano potuto ostacolare il processo di espressione dell'attitudine naturale al fiorire e a essere felici nella vita.

Il punto di partenza è l'identificazione -da parte della persona stessa- delle proprie risorse e delle proprie motivazioni ad assaporare la vita, delle proprie sensazioni di benessere, di piacere, di passione, di creazione, e del proprio bisogno di connessione. Da parte della persona stessa, perché la Biodanza® non impone un comportamento, ma offre la possibilità dell'esplorazione. Se questa esplorazione viene fatta attraverso la "vivencia", come descritto sopra, la spina dorsale della Biodanza® è la relazione con i simili, il rinforzo e la fioritura di quel genio della specie umana che è l'affettività.

In un contesto di profondo rispetto dei meccanismi biologici, fisiologici e psicologici che sono implicati nel movimento e nella risposta emozionata alla musica, le proposte individuali e di gruppo realizzano i potenziali umani elevando la sensazione di essere autenticamente se stessi con gli altri. L' identità di ciascuno si rivela nel rapporto immediato con l'identità dell'altro, perché la conoscenza di sé è simultanea alla conoscenza dell'altro.

I sentimenti di amicizia, di simpatia, la scoperta di affinità, la capacità di empatia, la cura di sé e dell'altro, il rispetto per la diversità, per la dignità umana come di tutto ciò che vive, costituiscono per la Biodanza® l'espressione integrata dell'intelligenza della specie. Si poggiano sulle fondamenta costituite dal sistema degli istinti e sono in stretta connessione con le strutture affettive più recenti nell'evoluzione della specie. Gli istinti di autoconservazione, di protezione dell'ambiente e delle relazioni affettive, non sono che un'unità che collabora al servizio della vita.

Danza della vita, la Biodanza®, è un'affermazione, un'esaltazione della potenza tanto quanto della dolcezza nell'essere; del piacere di vivere tanto quanto della responsabilità di prendersi cura della vita. 
La Biodanza® è un ritorno all'origine stessa della danza, espressione primaria con cui l'essere umano aspira a trovare il proprio posto nell'insieme del creato, esperienza che -quali che siano i progressi della scienza, le credenze e i credi- resterà comunque misteriosa, perché non è mai scritta in anticipo, ma va creandosi nel qui e ora della relazione corporale, sensoriale e sensuale con il mondo. 
La Biodanza® è anche l'espressione di un bisogno di essere al mondo insieme. Per questa ragione si pratica in gruppo.

Quindi, questa forma di danza non è né rappresentazione, né imitazione, né prodezza fisica, né messa in scena, né ricerca concettuale, né danza libera.
E' più che uno strumento coreografico, é più che un lavoro su di sé. È la manifestazione dell'essere legittimati nel proprio movimento vitale, nei propri slanci, nei propri desideri, nei propri richiami, nella propria intensità vibratoria in risonanza con tutto ciò che c'è di vivente, di commovente e di intenso nei propri rapporti con i nostri simili, con il nostro immaginario, con le nostre rappresentazioni del mondo e della vita. In risonanza con le potenzialità inscritte dalla nascita nel patrimonio genetico proprio di ogni essere umano e che attende di incontrare le circostanze favorevoli dell'ambiente  per potersi esprimere. In risonanza con le forze della natura. Come il seme attende la pioggia e la luce del sole per germogliare, crescere e portare dei frutti.

Questa forma di danza non richiede alcuna conoscenza particolare in termini di espressione corporea, né delle risorse speciali. Perché l'arte alla quale inizia coloro che la praticano è l'arte di vivere. La più significativa di tutte le arti. 
La Biodanza® intesse una connessione sensibile tra l'etica dell'affettività e l'estetica della bellezza delle cose naturali.

Delle persone di tutte le età, di tutte le origini socioculturali, delle persone portatrici di necessità speciali (persone con diverse abilità motorie, mentali, malati di Parkinson, non vedenti, ecc.) possono praticare la Biodanza®, e lo fanno un po' dappertutto per il mondo da 50 anni ad oggi.

E' stata creata, modellata, organizzata dal cileno Rolando Toro Araneda (antropologo, psicologo e ricercatore in creatività e stati di coscienza). E' insegnata a facilitatori con una formazione che dura 4 anni (tre anni di formazione e un anno di supervisione con presentazione di una mémoire). I diplomi sono dati dall'International Biocentric Foundation.

Secondo la sua definizione accademica, la Biodanza® è un sistema di integrazione affettiva, di rinnovamento organico e di riapprendimento delle funzioni originarie della vita. Questo sistema si fonda su delle "vivencias" indotte dalla danza, dal canto e da situazioni di incontro in gruppo. Utilizza delle musiche scelte dal patrimonio universale della creazione musicale, in funzione degli obiettivi degli esercizi proposti. 

Nel suo approccio sensibile, si definisce come una "poetica dell'incontro umano". "


Hélèn-Jeanne Lèvy Benseft

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